La locuzione fa riferimento ad una famosissima favola del narratore greco antico Esopo, La volpe e l'uva. Una volpe, racconta la favola, un giorno vide un appetitoso grappolo d'uvache pendeva da una vite. Dopo alcuni vani tentatividi raggiungere l'ambito grappolo, la volpe decise di rinunciare all’impresa e, per riprendersi dalla delusione, disse che quell'uva in realtà era, molto probabilmente, acerba.