L’espressione risale agli anni Sessanta ed è legata alla diffusione del jukebox nei bar e nelle sale da ballo italiane. Come sappiamo, il jukebox classico era una macchina a gettoniprogettata per riprodurre brani musicali. Per selezionare una canzone e farla suonare era necessario, appunto, introdurre nel dispositivo un gettone o una moneta. Le canzoni più amate dal pubblico erano quindi quelle che ricevevano il maggior numero di gettoni.