Benedetta: | Prima di salutarci la scorsa settimana ti avevo chiesto di fare una piccola indagine su uno spettacolo teatrale intitolato “Sanghenapule”. Beh, l’hai fatta? |
Stefano: | Mi avevi detto questo? Scusami, ma non ricordo questa conversazione… |
Benedetta: | Ti avevo persino anticipato che oggi avremmo parlato di uno dei più grandi misteri religiosi di Napoli. Non ricordi? |
Stefano: | Assolutamente no! Ma, sei sicura di averlo chiesto proprio a me? |
Benedetta: | Sicurissima! |
Stefano: | Non so che dire… dovevo essere davvero distratto. Va bene, tagliamo la testa al toro e dimmi di che parla questo spettacolo. Come hai detto che si intitola? |
Benedetta: | Sanghenapule. Questa parola è frutto della combinazione di due parole dialettali campane. In italiano si può tradurre come: il sangue di Napoli. |