Cari ascoltatori, benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 26 novembre 2025. Io sono Chiara, insieme a voi per commentare gli ultimi sviluppi dell’attualità italiana e globale. Questa settimana inizieremo il nostro viaggio a Sarajevo, in Bosnia, dove un’antica ferita chiede giustizia. Parleremo infatti di uno dei momenti più oscuri dell’assedio che strinse la città negli anni ‘90, una pagina rimasta a lungo nell’ombra e riemersa oggi grazie a nuove testimonianze e a un’inchiesta che sta riportando alla luce responsabilità rimaste senza nome.

Ci sposteremo poi in Italia, dove la voce di una famosa chef in un momento di difficoltà diventa un appello accorato per la tutela del territorio. Un invito che parla di cambiamento climatico e scelte politiche non più rimandabili.

Rimarremo ancora per un po’ in Italia, per commentare un raro momento di sintonia tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Solitamente divise da una profonda distanza politica e personale, le due leader hanno trovato un terreno comune nel contrasto alla violenza di genere, collaborando a una riforma normativa che sottolinea senza ambiguità il principio del libero consenso.

Faremo poi una tappa nel mondo della cultura, per festeggiare un compleanno speciale: i dieci anni di vita della casa editrice La nave di Teseo, nata come gesto di indipendenza e diventata in breve tempo un punto di riferimento del panorama editoriale italiano.

Infine, dedicheremo un pensiero all’iconografia del Natale, che ogni anno sembra arrivare un po’ prima. Luci, abeti, dolci, e inviti a festeggiare… in un vortice festivo che riflette ansie, desideri e nostalgie di questo tempo incerto.

Avvocati, notai, imprenditori. Professionisti, uomini d’affari. Appassionati di armi e caccia. Ricchi e ben inseriti nel tessuto sociale dei loro paesi. Insospettabili. È questo il profilo degli uomini, provenienti per lo più dall’Europa occidentale e dagli Stati Uniti, che, durante il lungo assedio di Sarajevo — che ebbe luogo dal 1992 al 1996 nel contesto delle guerre jugoslave — si macchiarono di crimini atroci.

“Turismo di guerra”. “Cecchini del weekend”. Uomini facoltosi che, pagando somme ingenti, venivano portati, nel fine settimana, sulle colline attorno alla città per sparare a civili

Dalle ombre della guerra ai fragili equilibri del presente: il bisogno di giustizia e responsabilità emerge in molte forme, anche lontano dai fronti di conflitto. A volte, prende voce attraverso figure inaspettate, come una chef che trasforma il dolore in un appello civile.

“C’è da fare un ragionamento strutturale sul territorio, prendendo coscienza del fatto che le cose stanno cambiando. È inutile parlare di turismo, di paesaggio in un meraviglioso paese come il nostro, se prima non si fa un ragionamento di sicurezza generale. Il paesaggio attorno a noi non è decorativo: è la nostra identità”. Sono amare, piene di dolore e frustrazione, le parole della chef Antonia Klugmann, la mattina del 17 novembre. La notte precedente, il suo ristorante — L’Argine a Vencò — è stato raggiunto dalle acque di un torrente che scorre non lontano, lo Judrio, gonfiato da ore di for

Una notizia che arriva dal mondo della politica ci ricorda che, persino in un clima di rivalità, possono aprirsi spiragli di collaborazione.

Qualche settimana fa — avevamo commentato il fatto anche noi —, c’era stato un momento di forte attrito tra la premier Giorgia Meloni ed Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, principale forza dell’opposizione parlamentare.

Elly Schlein aveva lanciato la prima freccia. Il 18 ottobre, dal palco del congresso del Partito Socialista Europeo, ad Amsterdam, aveva accusato il governo Meloni di voler “smantellare la sanità e la scuola pubblica”. Aveva poi dedicato un pensiero allo stato di salute delle libertà democratiche nel nostro paese. “La libertà di parola e la democrazia sono a ri

È il momento di ricordare un compleanno speciale. Un anniversario che è un’occasione per celebrare il coraggio che, dieci anni fa, ha dato vita a un esperimento editoriale fuori dagli schemi.

Questo novembre la casa editrice milanese La nave di Teseo festeggia un compleanno importante — dieci anni di vita — e lo fa presentando una nuova collana, dedicata ai classici dimenticati. “Non avremo fretta: costruiremo un catalogo di libri che è necessario ritornino nelle librerie. Saranno libri di narrativa, di saggistica, di poesia, d’arte. Saranno libri belli, agli occhi e al tatto. Sarà una collana contraria ai venti che soffiano…”, ha detto Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale della casa editrice, in una recente intervista al mensile Il Libraio. L’Airone — questo il nome della nuov

Prima di salutarci, dedichiamo un momento a una festa che, ogni anno, sembra arrivare un po’ prima.

Le prime avvisaglie, un pomeriggio d’inizio novembre. Sono in cucina, intenta a preparare qualcosa per la cena… e mi accorgo di aver finito il sale. Non ho tempo per una spesa completa. Decido quindi di fare un salto al supermercato dietro l’angolo. Giusto per comprare il sale, appunto, e magari un po’ di frutta. Mi infilo un paio di scarpe da ginnastica, una giacca, e scendo veloce le scale. Fuori l’aria è tiepida. È l’ora blu, e il marciapiede è percorso da un’onda di persone indaffarate. Sulla porta del caffè che da quasi un secolo occupa l’edificio color crema all’angolo, c’è Mario, il man