Benedetta: | È giovedì 31 gennaio 2019. Benvenuti al nostro programma settimanale, News in Slow Italian! Un saluto a tutti i nostri ascoltatori! Ciao, Stefano! |
Stefano: | Ciao, Benedetta! Ciao a tutti! |
Benedetta: | Nella prima parte del nostro programma, discuteremo di attualità. Cominceremo con l’esortazione che l’Unione Europea ha rivolto al Venezuela di tenere nuove elezioni. Successivamente, parleremo della manifestazione tenuta a Parigi domenica scorsa dal movimento delle sciarpe rosse, in contrapposizione alle proteste portate avanti dai gilet gialli. Poi, discuteremo dei disagi che la perdita della connessione internet della scorsa settimana ha creato nell’arcipelago di Tonga nel Pacifico meridionale. Per finire, vi racconteremo della disputa tra Norvegia e Canada per il titolo di possessore della statua di alce più alta del mondo. |
Stefano: | Oh no! |
Benedetta: | Cosa? |
Stefano: | No, non una disputa sulle alci! È una questione davvero molto seria! Pensa che quando si crea una discussione su questo argomento tra Norvegia e Canada, le cose rischiano di andare fuori controllo! |
Benedetta: | Beh, Stefano, io spero che entrambi i paesi finiscano per trovare una soluzione pacifica a questo problema. Adesso, però, continuiamo a presentare gli argomenti della puntata di oggi. La seconda parte della nostra trasmissione sarà dedicata alla lingua e alla cultura italiana. Nel segmento grammaticale vi spiegheremo l’uso del trapassato prossimo. Infine, concluderemo il programma con una nuova espressione tipica italiana: “Avere torto marcio”. |
Stefano: | Molto bene, Benedetta! Iniziamo! |
Benedetta: | Sì, Stefano. Su il sipario! |
Sabato scorso, l’Unione Europea ha esortato il Venezuela a indire nuove elezioni presidenziali, avvertendo che, in caso contrario, potrebbero “essere intraprese ulteriori azioni”, come il riconoscimento del leader dell’opposizione Juan Guaidó a presidente ad interim. La dichiarazione dell’Unione Europea è arrivata alcune ore dopo che la Germania, la Francia, la Spagna, i Paesi Bassi e la Gran Bretagna avevano già dato al Venezuela un tempo massimo di otto giorni per indire nuove elezioni.
Domenica scorsa, circa 10.000 persone hanno marciato per le strade di Parigi per protestare contro gli atti di violenza e vandalismo che hanno contraddistinto le dimostrazioni dei gilet gialli in tutta la Francia. Molti dimostranti indossavano sciarpe rosse, espressione della frustrazione nei confronti dei blocchi stradali e di altre forme di disagio, causate dal movimento dei gilet gialli.
In una dichiarazione resa prima della manifestazione di domenica, gli appartenenti al movimento delle sciarpe rosse hanno dichiarato di “voler denunciare il clima di rivolta creato dal movimento dei gilet gi
All’inizio della scorsa settimana, l’arcipelago di Tonga nel Pacifico meridionale è rimasto senza connessione internet e servizi telefonici, a causa della rottura di un cavo sottomarino. I circa 110 mila di residenti dell’arcipelago non hanno più potuto inviare e-mail, navigare su Facebook, fare chiamate intercontinentali e compiere molte altre azioni, ormai entrate nella quotidianità.
La causa del black-out non è ancora nota, si pensa, tuttavia, che il cavo sia stato danneggiato dall’ancora di una nave. Insieme ai disagi arrecati alla vita di tutti i giorni, sono stati colpiti dalla mancanza
Una città canadese e un comune norvegese stanno cercando di aggiudicarsi un insolito riconoscimento: avere la più alta scultura di alce del mondo.
Per più di 30 anni, Mac the Moose, una scultura alta ben 32 piedi (9,75 metri) a Moose Jaw in Saskatchewan, è stata la statua di alce più grande del mondo. Nel 2015, però, una nuova scultura di alce, eretta in una cittadina a nord di Oslo in Norvegia, le ha sottratto il titolo. L’opera norvegese, chiamata Storelgen, è appena 30 centimetri più alta di quella conosciuta come Mac the Moose.
All’inizio di questo mese, due comici canadesi hanno pubblicato
Stefano: | Che ne pensi del fatto che per il 2019 Matera sia stata scelta come capitale della cultura europea? |
Benedetta: | Credo che Matera sia una scelta azzeccatissima! È una città splendida! Sai che, inizialmente, alcuni avevano sostenuto che avesse poche possibilità di aggiudicarsi l’assegnazione? |
Stefano: | Non posso crederci! Matera, con i suoi particolarissimi “Sassi”, è una città unica al mondo e a mio avviso merita davvero di rappresentare il nostro Paese in Europa. |
Benedetta: | Pensa che neanche mezzo secolo fa, Matera era stata etichettata come una “vergogna nazionale”. |
Stefano: | Non ne sapevo nulla. Raccontami qualcosa di più di questa storia... |
Stefano: | Ieri sera sono stato a cena a casa di un amico e per l’occasione abbiamo bevuto un vino italiano molto particolare, che si chiama Coenobium Ruscum. Scommetto che il nome ti suona familiare, se non sbaglio sei un’intenditrice di vini... |
Benedetta: | Mi dispiace deluderti, ma hai torto marcio! Di vini non ne capisco proprio nulla. Credo tu mi abbia confuso con qualcun altro… |
Stefano: | Scusami! Mi sa che la mia memoria ha fatto cilecca questa volta. |
Benedetta: | Non preoccuparti. Dimmi, piuttosto, che cosa ha di particolare il vino di cui mi parlavi poco fa. |