Oggi parleremo di una delle possibili conseguenze degli attacchi condotti da Stati Uniti e Israele contro il programma nucleare iraniano. Secondo alcune fonti, molte persone stanno lasciando Teheran. Ma cercheranno anche di fuggire dall’Iran? Che impatto avrà tutto questo sui paesi vicini? Siamo forse di fronte a una nuova crisi dei rifugiati?
Nella nostra rubrica “Quando la politica incontra la tecnologia”, ci occuperemo delle crescenti preoccupazioni legate alla disinformazione sul clima. Un recente rapporto ha analizzato circa 300 studi sull’argomento. Il documento accusa le compagnie legate ai combustibili fossili e i populisti di destra di diffondere notizie false.
Infine, parleremo delle condizioni preoccupanti in cui versa il museo più famoso del mondo. Proprio così, il Louvre non se la passa bene ultimamente. Vi spiegheremo cosa sta succedendo. Restate con noi!
Bene, iniziamo il nostro programma. Il Medio Oriente rischia l’ennesima crisi di rifugiati? Parliamone.
Il 13 giugno, Israele ha iniziato a bombardare le infrastrutture nucleari dell’Iran. Centinaia di iraniani hanno perso la vita.
Il 21 giugno, gli Stati Uniti hanno intensificato il conflitto colpendo tre impianti nucleari iraniani. Il presidente Trump ha avvertito che i prossimi attacchi saranno "molto più gravi" se non verrà trovata una soluzione diplomatica. Le sue parole sono state chiare: “Ricordate che ci sono ancora molti obiettivi”.
Di conseguenza, molte persone stanno lasciando Teheran. Con gli aeroporti chiusi, l’unica via di fuga è via terra, e questo ha provocato un traffico intenso.
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Questo mese, l’International Panel on the Information Environment ha pubblicato un rapporto approfondito sulla disinformazione legata al cambiamento climatico.
Il documento mostra che le false informazioni diffuse dalle compagnie legate ai combustibili fossili e da alcuni politici stanno rallentando le azioni contro la crisi climatica. Il negazionismo climatico, inoltre, sta cambiando volto, concentrandosi soprattutto sullo screditare le soluzioni proposte.
Volete qualche esempio? Eccolo. C’è chi ha attribuito il blackout avvenuto recentemente in Spagna alle energie rinnovabili. Oppure chi sost
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Il Louvre è il museo più famoso al mondo. Ospita alcune tra le opere d’arte più importanti della storia.
Ma all’inizio di questo mese, il Louvre ha dovuto chiudere. O meglio, non ha chiuso del tutto, ha semplicemente sospeso le normali attività.
Perché?
C’è stato un incontro tra i dipendenti del museo e la direzione. I lavoratori si sono lamentati e hanno protestato per l’eccessivo numero di visitatori e la carenza di personale. Hanno raccontato di affrontare ogni giorno condizioni difficili e spazi sovraffollati.
Durante la riunione, molti turisti sono rimasti in fila per ore, senza alcuna spiega
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Amici, grazie per avermi permesso di condividere con voi le mie riflessioni.
Temo che finché non cambieranno le cose visitare il Louvre non sarà un’esperienza totalmente appagante. È un luogo ricco di arte, ma goderselo fino in fondo può rivelarsi una sfida dal punto di vista fisico.
Alla prossima puntata!
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