Screen width of at least 320px is required. Screen width can be adjusted by widening your browser window or adjusting your mobile device settings. If you are on a mobile device, you can also try orienting to landscape.

4 May 2022

Episode #338

27 April 2022

Episode #337

20 April 2022

Episode #336

13 April 2022

Episode #335

6 April 2022

Episode #334

30 March 2022

Episode #333

23 March 2022

Episode #332

16 March 2022

Episode #331

9 March 2022

Episode #330

Speed 1.0x
/
aa
AA
Cari ascoltatori, benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 6 aprile 2022. Io sono Chiara, nuovamente insieme a voi per commentare gli ultimi sviluppi dell’attualità italiana e globale. Cominciamo con una riflessione sul risultato delle elezioni legislative ungheresi. Confermato nel ruolo, e ulteriormente rafforzato dal trionfo del suo partito, Viktor Orbán invia un messaggio di sfida a Bruxelles, e a una lunga lista di rivali.

Trionfo elettorale per Viktor Orbán

6 April 2022
Trionfo elettorale per Viktor Orbán
photocosmos1 / Shutterstock

Il 24 marzo, mentre interveniva in video-collegamento al Consiglio europeo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva fatto una pausa, per rivolgersi personalmente, chiamandolo per nome, al primo ministro ungherese, il populista ultraconservatore Viktor Orbán. “Devi decidere da che parte stare, Viktor”, aveva detto Zelensky alludendo alla feroce guerra avviata dal Cremlino contro il suo paese.

La risposta di Orbán è arrivata lunedì 4 aprile, all’indomani delle elezioni legislative che hanno visto trionfare, con oltre il 53% dei consensi, il partito da lui guidato, la formazione nazionalist

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
Lo abbiamo visto in queste settimane: gli effetti dell’invasione dell’Ucraina si stanno facendo sentire in ogni sfera della nostra vita. Dall’economia all’arte.

Olga Smirnova, ex prima ballerina del Bolshoi, al San Carlo di Napoli

6 April 2022

La prima defezione — e la più famosa — è stata quella di Rudolf Nureyev. Parigi, giugno del ‘61. Col suo carattere ribelle e le sue amicizie occidentali, Nureyev, nei suoi giorni parigini, aveva reso particolarmente nervosi gli agenti del KGB che lo tenevano d’occhio. Tanto che ormai lo si voleva nuovamente in patria. La mattina del 16 giugno, mentre si trovava all’aeroporto Le Bourget insieme agli altri artisti della Compagnia di Balletto del Teatro Kirov, gli venne detto che non poteva volare a Londra, come i suoi colleghi. Che sarebbe dovuto tornare nell’Unione Sovietica, dove era atteso pe

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
Ciò che accade oggi in Ucraina appare come un’oscura distopia. Una tragedia che si somma a un’altra esperienza dal profilo distopico: la pandemia del Covid.

Sceneggiatori di una distopia

6 April 2022
Sceneggiatori di una distopia
Sara Sette / Shutterstock

I compagni di un corso di grafologia iniziato lo scorso settembre; la ragazza, assunta l’estate scorsa, che mi vende pane e dolci alla panetteria all’angolo; la mia nuova commercialista; la nuova segretaria del mio dentista. Tutte persone conosciute in situazioni pubbliche, in ‘epoca Covid’. Con una buona parte del volto, quindi, coperta da una mascherina. Chirurgica, Ffp2, in stoffa lavabile

Persone che presto — col progressivo allentarsi delle misure messe in atto dal governo nei mesi di maggior emergenza sanitaria —, vedrò, per la prima volta, a viso scoperto. Con qualche sorpresa, immagin

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
In questi due anni di pandemia, molte persone hanno avuto il tempo di riflettere sulla loro vita professionale. Disegnando, a volte, un nuovo cammino.

Cambiare lavoro, per cambiare vita

6 April 2022
Cambiare lavoro, per cambiare vita

Il caso di Fabio è emblematico. “Lavoravo come consulente informatico per una grande multinazionale. Ho lasciato un contratto a tempo indeterminato, e un ottimo stipendio, per andare incontro a qualcosa di non ben definito”, racconta in una videointervista pubblicata sul sito di Repubblica. Ora Fabio coordina una palestra di arrampicata. Un ruolo decisamente agli antipodi rispetto al suo vecchio lavoro.

Il desiderio di cambiare vita si è fatto strada lentamente nel suo cuore. Progressivamente. Ben prima dello scoppio della pandemia del Covid. Ma il lockdown della primavera 2020 è stato un punt

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
Nuove sfide si proiettano anche sul mondo della cultura. La 59ª Biennale d’Arte di Venezia le abbraccia con energia.

La Biennale di Venezia guarda oltre l’antropocentrismo

6 April 2022
La Biennale di Venezia guarda oltre l’antropocentrismo
OlgaKhorkova / Shutterstock

Quando, nel gennaio del 2020, è stata nominata direttrice artistica della 59ª Biennale d’Arte di Venezia, la curatrice milanese Cecilia Alemani non poteva certo immaginare che un’oscura pandemia l’avrebbe poi costretta a svolgere il suo lavoro chiusa nel suo appartamento newyorkese, passando ore e ore a conversare via Zoom con artisti e collaboratori.

Eppure, lei, dopo un attimo di spaesamento, ha saputo vedere il lato positivo, creativo, di questa esperienza. In quelle lunghe chiacchierate davanti allo schermo di un laptop — raccontava in un’intervista pubblicata su Rivista Studio lo scorso

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.