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10 April 2019

Episode #178

3 April 2019

Episode #177

27 March 2019

Episode #176

20 March 2019

Episode #175

13 March 2019

Episode #174

6 March 2019

Episode #173

27 February 2019

Episode #172

20 February 2019

Episode #171

13 February 2019

Episode #170

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Cari ascoltatori, benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 13 marzo 2019. Io sono Chiara, nuovamente insieme a voi per commentare gli ultimi sviluppi dell’attualità italiana e globale. Cominciamo con una notizia che arriva dall’Algeria, dove lo scorso lunedì l’anziano presidente Abdelaziz Bouteflika, in carica dal 1999, ha ritirato la sua candidatura —la quinta consecutiva— alle elezioni che si sarebbero dovute svolgere il 18 aprile.

Algeria, tra entusiasmo e diffidenza

13 March 2019

Un appuntamento elettorale fittizio, una consultazione popolare pro forma coronata dalla riconferma alla presidenza di Abdelaziz Bouteflika… e poi tutto sarebbe andato avanti come prima. Sembrava un gioco da ragazzi. E invece, le cose sono andate diversamente. Dev’essere stata grande la sorpresa della classe politica algerina, lo scorso 22 febbraio.

Quel giorno, migliaia di persone sono scese in piazza, ad Algeri e in altre città del paese, per chiedere democrazia e trasparenza. Per protestare contro quella farsa. Contro “il sistema”.

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Il risveglio politico che si osserva in Italia in questi giorni non è certo comparabile all’agitazione delle piazze algerine, ma è comunque un segnale positivo…

Un timido risveglio

13 March 2019

Dopo la bruciante delusione per la sconfitta elettorale del 4 marzo 2018… dopo lo shock… dopo i mesi di rivalità, rivolte e sterili lotte fratricide… nelle vene del Partito Democratico comincia a scorrere un po’ di ottimismo. Si respira, finalmente, un’aria più fresca e costruttiva.

Tutto questo, grazie, soprattutto, alle persone —un milione e ottocentomila, secondo i dati ufficiali— che domenica 3 marzo hanno partecipato, in tutta Italia, alle primarie per eleggere il nuovo segretario del partito. Una sfida a tre che ha visto trionfare, con oltre il 65% dei consensi, Nicola Zingaretti, attuale

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E fa sperare in una fase politica nuova, almeno nella sfera dell’arte, anche l’accordo recentemente raggiunto tra il ministro della Cultura italiano e il suo omologo francese.

Tutto è bene quel che finisce bene

13 March 2019

Una grigia mattina di fine febbraio. Una fotografia scattata nel cortile di un elegante palazzo del centro di Milano: due uomini in completo scuro e cravatta si stringono la mano, sorridenti. È l’immagine che suggella un importante incontro tra due ministri: l’italiano Alberto Bonisoli, attuale responsabile del dicastero dei beni culturali, e il suo omologo francese, Franck Riester.

A dire il vero, Bonisoli e Riester non sembrano molto a loro agio. La stretta di mano è un po’ legnosa, il sorriso tirato, lo sguardo rivolto all’orizzonte. Ma il loro incontro,

avvenuto a Palazzo Litta, prestigios

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Una perdita d’acqua in soffitta è sempre un fastidio, un costoso problema. O forse dovremmo dire: quasi sempre. Sì, perché per i proprietari di un appartamento della città di Tolosa, nella Francia sudoccidentale, le cose sono andate diversamente…

Il mito del genio solitario

13 March 2019

Centocinquanta milioni di euro. O forse più. È quanto potrebbe fruttare una banale perdita d’acqua a una famiglia di discendenti di un ufficiale dell’esercito napoleonico.

Ma andiamo per ordine. Questa storia comincia a Tolosa, nel 2014. Durante i lavori per il restauro della soffitta di un appartamento, emerge un quadro —un grande olio su telanascosto in un’intercapedine. Il dipinto raffigura una scena biblica: Giuditta e Oloferne.

Il soggetto scelto, caro a molti artisti d’epoca barocca, la forza espressiva dei personaggi e la drammaticità del chiaroscuro fanno subito pensare a un artista

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Lasciamo ora il continente europeo per andare in Kenya, dove, qualche mese fa, è stata rapita una giovane cooperante milanese.

Silvia Romano e la strategia del silenzio

13 March 2019

Sono passati quasi quattro mesi dal giorno del rapimento di Silvia Romano. Silvia, una volontaria milanese di 23 anni, lavorava per Africa Milele, una piccola ONG italiana attiva nella cooperazione per l’infanzia.

La sera di martedì 20 novembre, un gruppo di otto uomini armati ha fatto irruzione a Chakama, un piccolo villaggio del Kenya sud-orientale, non lontano dalla città costiera di Malindi. Gli uomini del commando hanno ferito varie persone, ma avevano un obiettivo specifico. Cercavano Silvia. L’hanno portata via con la forza, e da quel momento, della ragazza, non si è più saputo nulla.

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