La rivoluzione di Jacinda Ardern
Che cosa spinge un individuo, o un gruppo, a commettere un attentato terroristico? A seminare il terrore in una via del centro di una città, in un ristorante affollato, in un luogo di culto nell’ora della preghiera, o su una spiaggia nel cuore dell’estate? Qual è il principale fattore che spinge una mente a pianificare un massacro che porrà fine alla vita di decine, a volte centinaia, di persone? Vittime innocenti il cui unico errore sta nell’essere nel luogo sbagliato, al momento sbagliato…
Salvo Salvini
Si è commosso Matteo Salvini, lo scorso mercoledì 20 marzo, mentre nell’aula del Senato si votava sull’autorizzazione a procedere nei suoi confronti in merito al ‘caso Diciotti’. O meglio: mentre il Senato negava l’autorizzazione, con 237 voti contrari.
Per un attimo, Salvini si è coperto il viso con le mani, quasi a voler dissimulare il suo sollievo. Un sollievo che, nonostante le settimane passate a millantare un’improbabile tranquillità… nel momento clou… nemmeno lui, così abituato a elargire rassicuranti sorrisi mediatici, è riuscito a contenere.
L’inizio della vicenda risale allo scorso ag
Troppo bello per essere vero
Ormai è fatta. Certo, ci sono stati i dubbi della Lega e gli avvertimenti di Francia e Germania, che avrebbero voluto una posizione più prudente nei confronti di un interlocutore che la Commissione europea definisce come un “rivale sistemico”. Anche gli Stati Uniti hanno espresso un forte scetticismo. Ma nulla ha potuto frenare l’entusiasmo della componente pentastellata del governo italiano. E così, sabato 23 marzo, l’Italia e la Cina hanno firmato un memorandum d’intesa sulla Belt and Road Initiative (BRI), il “progetto del secolo”, come l’aveva definito il presidente cinese Xi Jinping nel p
La rivincita degli alberi
Gli alberi sono pazienti, perseveranti. Se lasciati in pace, sanno riconquistare —anno dopo anno, con silenziosa tenacia— le terre loro sottratte dall’egoismo umano. Le terre sottratte dall’avanzare di allevamenti e coltivazioni intensive, fabbriche e infrastrutture. Un’invasione sistematica e vorace, globalmente giustificata nel nome del progresso economico. Del dio Denaro.
Tuttavia, mentre in altre zone del pianeta —soprattutto nell’Africa orientale e meridionale e nelle regioni tropicali dell’America del Sud— la deforestazione continua a procedere a un ritmo preoccupante, in Italia, ultimame
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, un duplice omicidio avvolto nel mistero
Nella primavera del 1994 la Somalia è un paese in piena guerra civile. Il 20 marzo, la giornalista RAI Ilaria Alpi e l’operatore televisivo Miran Hrovatin —inviati nel paese africano per seguire la missione ONU Restore Hope— sono a Mogadiscio, dopo un breve viaggio che li aveva portati nella città di Bosaso, sulla costa settentrionale del paese.
Ma Ilaria e Miran —lei romana, lui triestino— stanno lavorando anche a un altro progetto. Hanno scoperto un traffico internazionale di armi e rifiuti. Una realtà inquietante: rifiuti tossici e radioattivi prodotti nei paesi industrializzati, e poi smalt