Screen width of at least 320px is required. Screen width can be adjusted by widening your browser window or adjusting your mobile device settings. If you are on a mobile device, you can also try orienting to landscape.

28 December 2022

Schiavismo, le scuse del primo ministro olandese

21 December 2022

Stati Uniti, il matrimonio è uguale per tutti

21 December 2022

Il giorno in cui la Germania ha rischiato un colpo di Stato

14 December 2022

La tentazione dell’autoritarismo

14 December 2022

Caccia alla volpe

14 December 2022

Rivoluzione nella metropolitana di New York

7 December 2022

“Pubblicare non è reato”: la lettera in difesa di Julian Assange

7 December 2022

Il Parlamento europeo dichiara la Russia “Stato sponsor del terrorismo”

30 November 2022

La Cina vive un momento di tensione

Speed 1.0x
/
aa
AA

Caccia alla volpe

14 December 2022
Caccia alla volpe
Alessia Pierdomenico / Shutterstock
È il 1º gennaio 2014, e Pechino lancia l’operazione Fox Hunt, una massiccia campagna di rimpatrio avente come obiettivo cittadini accusati di reati e dissidenti politici. Una campagna messa a punto con gelida precisione, scavalcando l’ortodossia dei canali della giustizia internazionale. Pressioni psicologiche, minacce, violenze fisiche.

Come raccontava L’Espresso la settimana scorsa, in questi anni, solo una percentuale compresa tra l’1 e il 7% dei ricercati dal regime cinese è rientrata in patria attraverso vie ufficiali. A dirlo è la stessa Commissione centrale per l’ispezione disciplinare,

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.