Un nuovo attacco alla libertà di stampa
19 December 2018
Che il Movimento 5 Stelle e il suo leader Luigi Di Maio non sentano una grande simpatia per il mondo del giornalismo… è ormai cosa risaputa. Da tempo il vicepremier tuona contro il settore, colpevole —secondo lui— di criticare il governo in modo tendenzioso. Di Maio ha più volte accusato di faziosità persino due prestigiosi quotidiani come Repubblica e il Corriere della Sera. Per questo, la bufera che si avvicina, sempre più minacciosa, contro il settore dell’editoria non dovrebbe sorprenderci. Lo scorso 12 settembre, Di Maio scriveva sul suo profilo Facebook: I giornali ormai ogni giorno inquinano il dibattito pubblico, e la cosa peggiore è che lo fanno grazie anche ai soldi della collettività. Nella legge di bilancio porteremo il taglio dei contributi pubblici. Questo non è giornalismo, è solo propaganda per difendere gli interessi di una ristretta élite che pensa di poter continuare a fare il bello e il cattivo tempo. Non sarà più così. Il nostro Paese ha bisogno di un'informazione libera e di editori puri, senza altri interessi che non siano quelli dei lettori.