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19 December 2018
Per anni ha detto loro che li avrebbe protetti. Che li avrebbe difesi dall’invasione dei migranti che arrivavano in Europa dall’Africa e dall’Asia, per terra e per mare. Migranti che, a sentire la retorica governativa, erano un costo sociale, una fonte di concorrenza sleale sul mercato del lavoro e, soprattutto, una minaccia per l’omogeneità etnica e culturale del paese. Così, anno dopo anno, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha coltivato un invidiabile successo politico. Grazie agli ottimi risultati elettorali del suo partito —Fidesz—, Orbán è saldamente alla guida dell’Ungheria dal 20

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