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31 October 2018

Episode #155

24 October 2018

Episode #154

17 October 2018

Episode #153

10 October 2018

Episode #152

3 October 2018

Episode #151

26 September 2018

Episode #150

19 September 2018

Episode #149

12 September 2018

Episode #148

5 September 2018

Episode #147

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Cari amici ascoltatori, bentrovati a questo nuovo appuntamento con il nostro programma! Io sono Nicola e oggi è mercoledì 3 ottobre. Iniziamo subito la puntata odierna parlando di una recente inchiesta del New York Times, che ha accusato la moda italiana di sfruttare la manodopera sartoriale.

Il New York Times svela il lato oscuro della moda italiana

3 October 2018

Un’inchiesta a cura di Elizabeth Paton e Milena Lazazzera, pubblicata giovedì 20 settembre sul prestigioso quotidiano statunitense New York Times, ha puntato il dito contro l’alta moda italiana, accusandola di sfruttare e sottopagare la manodopera sartoriale.

Secondo le due giornaliste, le grandi griffe del Made in Italy, per contenere i costi, anziché produrre direttamente i loro capi, delegherebbero la gestione del processo di confezionamento ad altre aziende tessili localizzate nel sud dell’Italia.

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Parliamo adesso della Macedonia, dove la scorsa domenica si è tenuto un referendum per cambiare il nome del Paese e per valutare l’eventuale candidatura all’Unione Europea e alla NATO.

In Macedonia non si raggiunge il quorum al referendum sul nuovo nome

3 October 2018

Domenica 30 settembre un milione e ottocentomila elettori macedoni sono andati alle urne per esprimere il proprio parere su una proposta avanzata dal governo: cambiare il nome del paese da “Repubblica di Macedonia” a “Repubblica della Macedonia settentrionale”.

Il referendum si è svolto in seguito agli accordi firmati lo scorso giugno a Psarades, un paese greco vicino al confine con la Macedonia, dal primo ministro macedone Zoran Zaev e dal primo ministro greco, Alexis Tsipras.

Il risultato del quesito referendario, in apparenza poco significativo, ha, in realtà, una grande valenza in campo inte

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Andiamo ora in Austria, dove gli esponenti della destra radicale del Partito della Libertà (FPÖ), che governano insieme ai conservatori del Partito popolare austriaco (ÖVP), sono stati accusati di limitare la libertà di stampa.

Austria, la libertà di stampa sotto attacco

3 October 2018

Martedì 25 settembre, due dei principali quotidiani austriaci hanno reso pubblici i contenuti di una email, che il portavoce del ministero dell’Interno austriaco, Christoph Pölzl, aveva inviato alle forze dell’ordine.

Nella missiva si invitava il capo della polizia austriaca a ridurre al minimo i contatti con i giornalisti critici nei confronti dell’operato del governo.

In particolare, veniva chiesto di prestare particolare attenzione a tre testate giornalistiche, il settimanale d’inchiesta Falter, il tabloid Kurier e il quotidiano progressista Der Standard, i quali, secondo il portavoce del mi

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Trasferiamoci adesso a Roma, dove sembra stia per sfumare il progetto lanciato mesi fa dall’amministrazione comunale di utilizzare le capre e le pecore come tosaerba per risolvere il problema dell’erba alta in parchi, giardini e aree verdi di periferia.

Roma, sfuma il progetto degli eco-pascoli

3 October 2018

La primavera scorsa, l’amministrazione comunale di Roma guidata dal sindaco Raggi, esponente del Movimento 5 Stelle, ha lanciato l’idea di utilizzare le capre e le pecore come tosaerba per risolvere il problema dell’erba alta in parchi, giardini, e aree verdi di periferia.

Sull’esempio di città come Berlino, Torino, e Ferrara, dove l’esperimento ecologico sta riscuotendo un discreto successo, Roma aveva deciso di lanciare un progetto analogo della durata di due anni.

Il 23 maggio, il sindaco Raggi e la Coldiretti, l’associazione che rappresenta i lavoratori del settore agricolo italiano, hanno f

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Concludiamo la puntata odierna parlando della Puglia, in particolare dell’idea di coltivare frutti tropicali come alternativa agli ulivi colpiti dalla piaga della Xylella Fastidiosa.

La Puglia vede nei frutti tropicali un’alternativa agli ulivi colpiti dalla Xylella

3 October 2018

Avocado, mango, papaya, maracuja, banane. Frutta che ci porta subito a pensare ai paesi tropicali ma che, sorprendentemente, oggi è possibile trovare anche nelle nostre campagne.

Sono numerosi, infatti, gli agricoltori del Sud Italia, attualmente soprattutto in Calabria e in Sicilia, che hanno riconvertito i loro terreni nella produzione di queste colture esotiche.

Dal punto di vista della bontà, un mango siciliano non ha nulla da invidiare a quelli coltivati, per esempio, in Messico o in Brasile. Lo stesso dicasi per l’avocado, soprattutto quello coltivato nei terreni alle pendici dell’Etna, d

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