Carissimi ascoltatori, bentrovati alla nostra 39^esima puntata di Advanced Italian.

La voce che sentite nelle vostre cuffie e nei vostri altoparlanti è quella del vostro amico Roberto. Così, come da abitudine, ricordo agli sbadati, ai distratti e a tutti coloro che vivono con la testa fra le nuvole che oggi è mercoledì 10 agosto.

Adesso basta con i saluti e andiamo subito a parlare di Iran e dello scienziato nucleare giustiziato per tradimento.

Domenica 7 agosto la BBC ha annunciato al mondo la notizia della morte dello scienziato iraniano Shahram Amiri. È stata la madre a rivelarlo alla stampa inglese, chiarendo che la salma del figlio portava segni visibili attorno al collo compatibili con un decesso per impiccagione.

Facciamo un passo indietro: lo scienziato nucleare era svanito misteriosamente nel 2009 durante un pellegrinaggio alla Mecca, per poi ricomparire improvvisamente 13 mesi più tardi davanti ai cancelli dell’ambasciata pachistana in America nella sezione che si occupa degli interessi iraniani.

Occupiamoci di sport! State seguendo la 31^esima edizione delle Olimpiadi estive che si stanno svolgendo in Brasile? Io purtroppo durante la settimana sono stato troppo impegnato per accendere la TV, ma nel weekend sono rimasto a casa e ho dedicato tutto il mio tempo ai Giochi di Rio de Janeiro.

Che emozione le Olimpiadi, cari amici! È uno spettacolo irrinunciabile, ho visto in TV persino la serata d’inaugurazione che si è svolta venerdì sera 5 agosto nel pienissimo stadio Maracanà. È stata una festa coloratissima in vero stile brasiliano, accompagnata dal ritmo della samba, balli, costumi del carnevale e da effetti visivi molto scenografici che hanno raccontato la storia del Brasile: gli Indios, l’arrivo dei Conquistadores, la schiavitù e le favelas. Uno dei momenti più emozionanti della serata è stata l’elegante passerella di Gisele Bündchen, icona della bellezza femminile del Paese

Lasciamo i giochi olimpici di Rio e trasferiamoci in Italia per parlare del figlio del presidente Turco Erdogan e dei suoi guai con la legge italiana.

Non ne sapete nulla? Vi aggiorno subito! Bilal, il figlio 35^enne del presidente turco Erdogan, è stato messo sotto inchiesta dalla procura di Bologna con l’accusa di riciclaggio di denaro. La notizia è stata pubblicata sui principali quotidiani italiani martedì 2 agosto. Sembra che a far iscrivere il terzogenito di Erdogan sul registro degli indagati il 20 luglio scorso, sia stato un esposto presentato da un imprenditore turco, politicamente distante da Erdogan, ora rifugiatosi in Francia.

Nell’autunno del 2015 Bilal è arrivato a Bologna, seguito dalla moglie e i figli per completare un ma

Restando in tema di dittatori e dittature, trasferiamoci in Emilia Romagna, terra di Mussolini, fondatore del Fascismo. Forse vi interesserà sapere che la regione s’è detta pronta a bandire in tutto il territorio regionale i souvenir che ricordano il fascismo.

Prima di entrare nei dettagli di questa storia, credo sia fondamentale spiegarvi il significato del termine apologia del fascismo.

L’apologia del fascismo è un reato previsto nell’ordinamento italiano dalla legge del 20 giugno del 1952, che punisce coloro che esaltano pubblicamente esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo.

Secondo voi, i souvenir possono rientrare in questa categoria? Possono essere considerati oggetti pericolosi, capaci di magnificare una persona, di propagandare le sue opere e persino di diffondere un’ideologia politica? Generalmente i souvenir sono considera

E come da mia abitudine, chiudiamo anche la puntata odierna con una buona notizia: il Senato italiano ha approvato una legge contro gli sprechi alimentari.

Prima di spiegarvi di cosa si tratta, vorrei condividere con voi un breve ricordo del mio passato.

Da adolescente una domenica sono andato con i miei genitori a una festa di compleanno. Il festeggiato era un cugino di mio padre, che quel giorno compiva 40 anni. Quella sera c’era parecchia gente e tra gli invitati, ovviamente, c’erano anche i miei nonni e alcuni dei loro fratelli e sorelle.

Ricordo bene che uno di loro, il più anziano, era seduto vicino a me e guardando le pizzette rimaste sul tavolo che stavano per essere buttate nella spazzatura, si avvicinò a me e mi sussurrò: “Che p