Screen width of at least 320px is required. Screen width can be adjusted by widening your browser window or adjusting your mobile device settings. If you are on a mobile device, you can also try orienting to landscape.

3 April 2024

Episode #438

27 March 2024

Episode #437

20 March 2024

Episode #436

13 March 2024

Episode #435

6 March 2024

Episode #434

28 February 2024

Episode #433

21 February 2024

Episode #432

14 February 2024

Episode #431

7 February 2024

Episode #430

Speed 1.0x
/
aa
AA
Cari ascoltatori, benvenuti a una nuova puntata del nostro programma! Oggi è mercoledì 6 marzo 2024. Io sono Mario, e vi accompagnerò attraverso i principali avvenimenti italiani e internazionali. Come di certo ricorderete, lo scorso 16 febbraio il mondo è stato scosso dalla notizia della morte di Alexey Navalny, considerato il principale oppositore politico di Vladimir Putin. Ma le persecuzioni contro i dissidenti russi non si sono certo fermate, anzi. Apriamo quindi la puntata di oggi con una notizia che riguarda l'attivista per i diritti umani Oleg Orlov.

Il regime di Putin si accanisce contro il Premio Nobel Oleg Orlov

6 March 2024
Il regime di Putin si accanisce contro il Premio Nobel Oleg Orlov
murathakanart / Shutterstock

"Non ho commesso alcun reato. Vengo processato per un articolo di giornale in cui ho definito totalitario e fascista il regime politico instaurato in Russia. L’ho scritto più di un anno fa. All’epoca, alcuni amici pensavano che stessi esagerando. Ma ora è terribilmente chiaro. Non stavo affatto esagerando".

Le parole che ho appena citato non sono di una persona qualunque, ma appartengono a un Nobel per la Pace. Sono infatti di Oleg Orlov, attivista 70enne premiato nel 2022, insieme a Memorial, l’associazione impegnata nella difesa dei diritti umani di cui è presidente.

Orlov ha pronunciato que

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
La situazione in Russia interessa anche i Paesi limitrofi, costretti a fare i conti con possibili minacce da parte del pericoloso vicino. È il caso della Polonia, che ha da poco cambiato governo, passando dalla destra radicale di Diritto e Giustizia a una coalizione tra liberali e progressisti. La transizione di potere, arrivata nei mesi scorsi, è stata tutt'altro che indolore, come testimonia uno scandalo esploso di recente. Vediamo di cosa si tratta.

In Polonia riesplode lo scandalo intercettazioni

6 March 2024
In Polonia riesplode lo scandalo intercettazioni
paparazzza / Shutterstock

Il passaggio di consegne al potere in Polonia, dopo le elezioni dello scorso ottobre, è stato tutt'altro che indolore. Diritto e Giustizia, il partito che ha governato il Paese negli ultimi anni e di cui fa parte anche il presidente della Repubblica, Andrzej Duda, sta praticando infatti un sistematico ostruzionismo.

Per dare l'idea del clima, Duda ha inizialmente dato l'incarico di formare il governo al suo collega di partito, il primo ministro uscente Mateusz Morawiecki. E questo, nonostante dalle urne fosse uscita vincitrice la coalizione tra liberali e progressisti guidata da Donald Tusk. M

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
Ci spostiamo ora in Italia, dove la cronaca ha registrato nelle scorse settimane episodi di abusi da parte delle forze dell'ordine. Nel mirino è finito il comportamento della polizia durante alcune manifestazioni, e a sottolineare la gravità degli episodi è intervenuto persino il presidente della Repubblica.

Polizia violenta

6 March 2024
Polizia violenta
MARCO SOLBIATI / Shutterstock

"L'autorevolezza delle forze dell'ordine non si misura sui manganelli. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento". Il lapidario giudizio è del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. È arrivato domenica 25 febbraio, dopo giornate convulse che hanno visto la polizia finire al centro di polemiche.

Pochi giorni prima, a Pisa e Firenze, le forze dell'ordine avevano caricato gruppi di studenti impegnati in cortei pro-Palestina. I cortei, composti in gran parte da ragazzi minorenni, sono stati dispersi a colpi di manganello, come hanno testimoniato alcune immagini molto dure

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
Se la maggioranza di governo è stata compatta sulle polemiche che hanno colpito le forze dell'ordine, in altri contesti, sembra tutt'altro che coesa. È il caso delle elezioni regionali in Sardegna, dove la coalizione di centro-sinistra si è affermata anche grazie ai dissidi interni allo schieramento avversario.

In Sardegna vince il centro-sinistra (e l'auto-sabotaggio)

6 March 2024
In Sardegna vince il centro-sinistra (e l'auto-sabotaggio)
Martina Zanetti

Le elezioni regionali sono un appuntamento importante della politica del nostro Paese, che, amministrativamente, è diviso in regioni, province e comuni. Le regioni hanno un'autonomia decisionale su materie importanti, come ad esempio la sanità. Proprio per questo motivo, le elezioni regionali sono viste anche come una sorta di test della politica nazionale, tanto che i leader dei principali partiti si spendono in prima persona durante le campagne elettorali.

Così è stato anche per il voto in Sardegna, isola –e regione– in cui domenica 25 febbraio si è votato per il rinnovo del Consiglio region

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.

* * *
Chiudiamo la nostra puntata con un argomento un po' più leggero. Un argomento che ci offre uno sguardo sui vizi dei media italiani. La nota coppia di influencer composta da Chiara Ferragni e Fedez sembra infatti arrivata al capolinea, e la copertura mediatica della loro relazione, da ormai vari mesi, ha i tratti dell'ossessione collettiva.

L’ossessione della stampa italiana per i “Ferragnez”

6 March 2024
L’ossessione della stampa italiana per i “Ferragnez”
Andrea Raffin / Shutterstock

Scorrendo i titoli dei principali giornali italiani, si può capire molto della cultura del nostro Paese e delle passioni che muovono l’opinione pubblica. Non importa il periodo dell'anno, non importa quale notizia stia occupando il dibattito internazionale, in Italia, la stampa darà sempre risalto a notizie di due tipi, il gossip e la cronaca nera. Ovvero i due generi per eccellenza della stampa scandalistica, che si nutre degli istinti più morbosi del pubblico, alimentandoli, poi, a sua volta.

Ecco perché nelle ultime settimane, c'è una notizia che sta imperversando, generando contenuti su con

End of free content.

To access this material, please LOG IN.

If you don't have a subscription, please click HERE to sign up for this program.