La comunità scientifica discute i rapporti su una possibile attività biologica su un pianeta lontano
Il 17 aprile, la rivista Nature ha pubblicato una recensione di uno studio recente condotto da un gruppo di astronomi dell’Università di Cambridge. Utilizzando il telescopio spaziale James Webb, i ricercatori hanno segnalato possibili segni di vita sull’esopianeta K2-18b, basandosi sulla presenza della molecola solfuro di dimetile (DMS) nella sua atmosfera.
Il DMS è noto per essere prodotto dal fitoplancton marino, alla base di numerose catene alimentari acquatiche. Tuttavia, alcuni critici sostengono che le prove non siano sufficienti per affermare con certezza la presenza del DMS sul pianeta,