Nessuno stupore
13 January 2021
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Qualche giorno fa ho ripreso in mano 1984, il celebre romanzo distopico
scritto da George Orwell verso la metà del secolo scorso.
Come sappiamo, Orwell, ispirandosi al totalitarismo stalinista, immaginò una società controllata
dall’alto in modo ferreo e capillare, manipolata sin nelle pieghe più intime dell’emotività. Nel mondo immaginato da Orwell, il cinismo della propaganda di regime impone
la sua verità. Una verità ‘alternativa’, basata sulla logica del paradosso e veicolata da un linguaggio lessicalmente povero,
volutamente inadatto allo sviluppo del pensiero critico individuale.
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