L'ultimo re di Montelepre
A un tiro di schioppo da Palermo
Il treno
all’improvviso fa
una brusca frenata. Non capisco.
Abbiamo lasciato Messina da
circa tre ore e
ci troviamo in aperta
campagna. Dal
finestrino non intravedo alcuna stazione. Così il
mio sguardo incontra quello delle persone presenti nel
mio scompartimento, che
scuotono la testa e gesticolano con incredulità e
stupore.