Crisi in Egitto
L’Egitto attraversa uno stato di emergenza in seguito al bagno di sangue provocato dalla repressione messa in atto dal governo provvisorio nei confronti degli islamisti, che protestano contro la cacciata di Mohammed Morsi, avvenuta il 3 luglio scorso. L’allontanamento dal potere del presidente democraticamente eletto ha provocato una crisi politica e costituzionale di intensità crescente, a livello nazionale. La Fratellanza Musulmana ha organizzato proteste quotidiane nella capitale Il Cairo e in tutto paese. Durante la scorsa settimana, circa 900 persone sono state uccise, tra cui numerosi sostenitori dell’ex presidente Morsi, e diversi soldati e agenti di polizia.