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Capri contro il turismo di massa

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Capri contro il turismo di massa
Gaspar Janos / Shutterstock
“Una bianca, dolcissima nube fa anello intorno la vetta del monte maggiore. I capi estremi dell’isola tagliano l’onda come sproni di nave. Ma siamo noi veramente che andiamo incontro all’isola, oppure è l’isola che, rotte le sue ancore di granito, muove incontro a noi?”

Era il 1926, e lo scrittore, e pittore, Alberto Savinio, dipingeva così, nelle pagine di un affascinante libretto — un’opera a metà strada tra saggio e diario di viaggio —, la magica bellezza dell’isola di Capri.

La Capri di Savinio era un luogo pervaso di dualismo. Terra di pescatori e contadini. E, al tempo stesso, ambita meta

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