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Alla Biennale di Venezia una riflessione sul rapporto tra arte e migrazioni

22 May 2019
La modella Bianca Balti scende, lentamente, la scalinata della Basilica di Santa Maria della Salute. Davanti a lei, le piccole onde verde giada del Canal Grande. È sabato 11 maggio, il giorno dell’inaugurazione della 58esima Biennale di Venezia. Bianca indossa un abito di cotone color avorio con il simbolo dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Quell’abito, un tempo, è stato una tenda, una delle tante che popolano il campo profughi di Zaatari, in Giordania. La tenda di una famiglia di rifugiati siriani.

La sfilata è parte integrante del progetto Dress for Our Tim

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