Avete riconosciuto la mia voce? No?!... Beh, allora mi tocca ricordarvi che siete in compagnia di Roberto e che oggi è mercoledì 16 marzo.Nella puntata della scorsa settimana, per chi l’ha seguita, con Chiara si è discusso della crisi migratoria e della collaborazione tra Unione Europea e Turchia.
Oggi voglio darvi le mie opinioni sull’argomento, soprattutto alla luce degli accordi che si concluderanno a breve. Allora, iniziamo. Buon ascolto!
Eurohypocrisy
Come forse saprete, al prossimo Consiglio europeo programmato tra domani e venerdì 18 marzo a Bruxelles, dovrebbe siglarsi l’intesa definitiva con la Turchia sulla gestione del flusso dei profughi.
Lunedì 7 marzo, infatti, è stato abbozzato un accordo che prevede innanzitutto la chiusura della rotta balcanica ai migranti irregolari, senza diritto d’asilo. Poi per aiutare la Grecia ad affrontare la crescente emergenza umanitaria, particolarmente grave nel nord del paese con più di 20mila persone bloccate al confine macedone, l’Europa punta a rispedire tutti indietro: verso i paesi d’origine e la Turchia.
Il populismo di Donald Trump
Mentre il dibattito tra i candidati repubblicani si fa sempre più moderato, mi riferisco a quello avvenuto sei giorni fa all’Università di Miami, non sembrano, invece, placarsi gli animi dei manifestanti anti-Trump. Venerdì 11 marzo, infatti, il tycoon americano è stato costretto a cancellare il comizio elettorale programmato presso il Chicago Pavillon dell’Università dell’Illinois.
I fatti li conoscete già probabilmente: un centinaio di contestatori prima ha invaso i locali in cui si svolgeva il comizio e poi, dopo un mutuo scambio di slogan e insulti con i supporter di Trump, è passato al
Olio d’oliva: tutti contro il nuovo decreto
Lo scorso martedì primo marzo, le Commissioni riunite di Agricoltura e Giustizia della Camera dei Deputati hanno conferito su una proposta di legge del Governo, che mira ad ampliare le sanzioni amministrative sulle contraffazioni degli olii extravergine di oliva.
Le frodi comprendono olii di scarsa qualità spacciati per extra vergini, prodotti venduti come Made in Italy, ma effettivamente concepiti altrove, ed etichette ingannevoli che nascondono la provenienza delle olive.
Giunta in Parlamento a dicembre per ottenerne il parere, la bozza di legge è stata immediatamente e fortemente co
Una cena InGalera!
Se ne sono interessati tutti i giornali italiani e persino il New York Times, sabato 5 marzo, ha pubblicato un articolo sul ristorante più particolare d’Italia: InGalera!
Inaugurato il 25 ottobre del 2015, InGalera è un ristorante di tutto rispetto: cibo italiano, cura delle materie prime, locale dal design semplice e moderno, con una clientela eterogenea e soddisfatta. I giudizi su TripAdvisor, poi, sono ottimi e le richieste di prenotazione abbondano.
Il locale è semplice, ma allo stesso tempo raffinato, con una capienza di 52 posti a sedere per i clienti. L’unica cosa che ricorda ai c
L’Italia propone: pizza napoletana World Heritage
Venerdì 4 marzo i giornali hanno pubblicato una notizia che, per quanto mi riguarda, ho accolto con grande entusiasmo: una Commissione italiana ha scelto “L’arte dei pizzaiuoli napoletani” come unica candidatura del 2016 per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.
La pizza napoletana, come l’ha definita il ministro delle politiche agricole e forestali Maurizio Martina, “rappresenta un simbolo d’italianità nel mondo intero”. Ed è vero! Pizza è la parola italiana più conosciuta all’estero e un piatto ormai cucinato in ogni angolo della terra. Soltanto in Ita
Champions League: tra i romanisti festeggia soltanto Totti
Se non siete aggiornati sul torneo calcistico per club più famoso al mondo, la Champions League, devo informarvi che martedì 8 marzo la Roma è stata battuta agli ottavi di finale dal Real Madrid per due reti a zero. La squadra spagnola ha passato il turno con lo stesso risultato della gara di andata, con un goal al 19’ e uno al 23’ del secondo tempo del solito Cristiano Ronaldo e di James Rodriguez.
La Roma si è battuta, ma non con la dovuta rabbia. Il suo neo-allenatore Luciano Spalletti sostiene, infatti, che la squadra deve ancora crescere sotto l’aspetto della cattiveria e delle convinz